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Sanremo 2020, l’esordio per il maestro Cipolla: «Tutto nacque da una promessa degli Eugeni…» – L’intervista
Pianista, compositore, arrangiatore e produttore: Alberto Cipolla dirigerà gli “Eugeni” in gara nelle nuove proposte. Ecco com’è finito a Sanremo e cosa possiamo aspettarci dall’esibizione del gruppo torinese
Non solo Nuove proposte in gara, ma anche nuovi maestri a dirigere l’orchestra di Sanremo 2020. Come Alberto Cipolla, classe 1988, che dirigerà gli orchestrali dell’Ariston e gli Eurgenio in via di Gioia, in gara tra i Giovani. Un percorso di studi a tutto tondo tra Conservatorio di Torino, CPM di Milano e la scuola Apm di Saluzzo (Cuneo), che è andato di pari passo al lavoro come insegnante di pianoforte, alla composizione di colonne sonore per film (come nel caso del brano L’Ultimo Giorno che fa da colonna sonora al documentario del 2012 Il Corridore, diretto da Paolo Casalis e Stefano Scarfia).
Il maestro Cipolla ha all’attivo anche numerosi spettacoli teatrali, musical, progetti personali e due album alle spalle: Soundtrack for Movies in Your Head e Branches, in cui si coniugano elementi della musica classica ai sound più elettronici, sconfinando anche nel post-rock, ispirato ai Sigur Ros, ai 65daysofstatic, agli Expolosions in The Sky, ma anche a Woodkid, Chet Faker e Anhoni.
Ma Alberto Cipolla mai si sarebbe aspettato di finire a dirigere l’orchestra sanremese, o quantomeno non era in cima tra le sue ambizioni a due anni dal diploma in direzione orchestrale conseguito al Conservatorio di Torino.
«Quando fai direzione d’orchestra canonica ci si immagina tutto fuorché dirigere l’orchestra di Sanremo»
«Quando fai direzione d’orchestra canonica ci si immagina tutto fuorché dirigere l’orchestra di Sanremo, che però è un’esperienza del tutto particolare. E anzi, è molto interessante perché è un modo di dirigere molto diverso rispetto a quello utilizzato in un’orchestra sinfonica “normale”».
«Ci sono elementi facili, anche perché un pezzo di 3 minuti di Sanremo non è una sinfonia di Beethoven – spiega il direttore d’orchestra – Ma gestire una parte classica e una ritmica moderna in un’orchestra e in una band tecnicamente ha delle difficoltà che uno non si aspetterebbe, abituato a un’orchestra “classica” e che non passa attraverso una cuffia, ma con cui si ha un impatto sonoro diretto».
La promessa degli Eugenio in Via di Gioia: «Se andiamo a Sanremo vieni tu a dirigerci»
Eppure, a causa di una promessa scherzosa fatta dal gruppo torinese al maestro Cipolla agli inizi della suo percorso di direttore orchestrale (e ben prima di intraprendere il percorso di Sanremo Giovani), gli “Eugeni” avevano detto al maestro Cipolla: «Se una volta andremo a Sanremo verrai tu a dirigerci».
E un passo dopo l’altro, un provino dopo l’altro, no scontro diretto dopo l’altro, la band piemontese ha raggiunto l’ottetto delle Nuove Proposte in gara a Sanremo 2020, e porterà con sé il maestro della provincia di Torino, ma dalle influenze musicali internazionali.
“Tsunami”: il brano-tormentone che potrebbe far divertire addetti ai lavori e non
E Tsunami, il brano in gara degli Eugenio in Via di Gioia, potrebbe essere anche un brano piacevole da suonare per l’orchestra sanremese «perché è molto vivace e ritmato», privo della «classica sviolinata sanremese», ma presenta «molte articolazioni particolari, soprattutto sugli archi».
Il brano, inoltre, rende giustizia anche ad alcuni orchestrali che normalmente vengono poco impiegati normalmente, come il trombone-basso, che secondo il maestro, pare essere «molto gasato di fare qualcosa diverso dal solito».
Insomma, «ci saranno molti momenti in cui l’orchestra potrà divertirsi a suonare», così come il direttore Alberto Cipolla si diletterà a dirigerla e gli Eugenio in Via di Gioia a suonarla dal palco, nella speranza che anche il pubblico in sala e da casa possa divertirsi nell’ascoltarli e vedersi esibire.
Video e montaggio: Maria Pia Mazza
Musica: Eugenio in Via di Gioia, Tsunami (cover al pianoforte di Alberto Cipolla)
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